E' il secondo storico di corte di Agatocle, assieme al fratello del
tiranno Antandro, letterato ed uomo d'armi. Visse quindi Callia
tra il IV ed il III secolo a.C. a Siracusa, offrendo i suoi servigi di letterato alla
causa della politica di governo, esaltando, con la sua Storia di Agatocle, la
figura e la politica del tiranno. L'opera storica sua, che seguendo il destino di molte
altre del tempo, è andata perduta, constava di 22 libri. Grazie ad Ateneo possiamo leggere il nome di Callia ed intuire qualcosa degli
argomenti trattati dallo storico siracusano:
"Ma l'intera regione intorno a Panormus in Sicilia è definita un giardino,
poiché è piena di alberi da frutto, concordando con Callia nell'ottavo libro delle sue
Storie di Agatocle. Poseidonio, similmente, nell'ottavo libro delle sue Storie asserisce
che il Greco Siciliano Damophilus, il quale fu causa della inquietudine che causò la
guerra degli schiavi (139 a.C.; n.d.A.), additato come lussurioso, e scrive
quanto segue: 'Egli fu, in sintesi, schiavo del vizio e della lussuria, scorrazzando per
tutto il paese su quattro ruote, con destrieri ed attraenti staffieri ed uno stuolo di
parassiti (ospiti; n.d.A.) ed intorno giovinetti schiamazzosi con divisa da
soldato. Tempo dopo egli, colla sua intiera famiglia, perdette la vita (...). (542;
a, b; At. op. cit).
Sarebbe bello se si facesse, almeno un poco, qualcosa per far rassomigliare la Sicilia
e la "verde di foreste" Italia a quel che era un tempo. Il progresso è solo in
parte responsabile del rivoltamento dell'ambiente da dove traiamo aria ed acqua e cibi per
vivere; è una scusa sostenuta da chi invece mira solo al massimo profitto economico. Ma
questa, hanno imparato a dire i cattivi, è "retorica bella e buona'. |