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ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or Privacy PolicyCookie PolicyTerms and Conditions Manuale di Utilizzo di POV-Ray 3.01 - Versione Italiana
4.10.6 Animazione
C'è una moltitudine di programmi
disponibili che accettano come input una serie di immagini TGA (come l'output
di POV-Ray) e le montano insieme in un'animazione. Questi programmi possono
produrre filmati in formato AVI, MPEG, FLI/FLC, od anche GIF animate per
uso sul WWW . Il problema quindi non è produrre i filmati,
ma i singoli fotogrammi. E qui, ovviamente, interviene POV-Ray. Nelle prime
versioni di POV-Ray, produrre un'animazione non era semplice, dato che
tutto doveva essere eseguito manualmente. Dovevamo impostare la variabile
clock
e produrre file diversi per ogni fotogramma. Potevamo ottenere una qualche
automazione usando file batch o simili espedienti, ma comunque andava fatto
tutto a mano ed era un gran lavoro (senza tirare in ballo la frustrazione...immagina
cosa succede quando ci si dimentica di impostare nomi di file diversi e,
tornando ventiquattr'ore dopo, si scopre che ogni fotogramma aveva soprascritto
quello precedente).
Ora, finalmente, con POV-Ray 3 abbiamo un modo migliore. Non abbiamo più
bisogno di un file batch o di programmi esterni, perché poche semplici
impostazioni all'interno di un file .INI appropriato ( o nella linea di
comando) attiveranno una sequenza interna di animazione (loop) che
farà si che POV-Ray gestisca automaticamente per noi l'animazione.
In effetti, la discussione del supporto che POV-Ray dà all'animazione
può essere divisa in due parti: le impostazioni che dobbiamo regolare
nel file .INI ( o nella linea di comando) e quelle modifiche che dobbiamo
apportare nei nostri file scena. Se abbiamo già lavorato con l'animazione
nelle precedenti versioni di POV-Ray, possiamo probabilmente saltare al
paragrafo "Impostazioni dei File .ini".
Altrimenti, iniziamo con i concetti elementari sull'animazione. Prima di
arrivare a come attivare l'anello interno di animazione (internal animation
loop), vediamo un paio di esempi su come un paio di parole chiave possono
far sì che la nostra scena descriva il muoversi degli oggetti col
tempo.