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Il 29 agosto 1847 nasce a Massa Gaetano Carlo Chelli, primogenito di Girolamo e Ruffina Bernieri. Il padre discende da una famiglia benestante originaria della vicina Carrara. Dopo aver frequentato gli studi regolari nella propria città, che termina presso le scuole tecniche comunali e aver prestato servizio (1866) militare come volontario nell'esercito, ancora giovanissimo Chelli ottiene la gerenza del settimanale L'Apuano, organo ufficiale per gli atti giudiziari e amministrativi della Provincia di Massa Carrara.
L'incarico, pur con fasi alterne, lo vedrà impegnato fino al 1876. Insoddisfatto della qualità del periodico, mero bollettino burocratico-amministrativo, Chelli cerca di elevarne la qualità, trasformandolo in un vero e proprio giornale d'informazione del territorio. L'attività lo coinvolge a tempo pieno, in qualità di direttore e redattore. Ricco di notizie di cronaca, resoconti politici e amministrativi, articoli culturali (recensioni librarie, rubriche musicali e teatrali), L'Apuano non si perita di affrontare anche le più scottanti questioni politiche del momento.
I vari articoli di fondo, che Chelli firma sempre con lo pseudonimo K., rivelano la sua fede liberale e il suo spirito vibratamente anticlericale e antisocialista, sospinto da un forte senso morale, che vede nella consacrata unità nazionale, con Roma capitale, il segno di un destino fatale finalmente compiutosi. È fin troppo evidente che con così alti ideali lo scontro di qualche anno successivo con una realtà dei fatti ben diversa, incarnata in una Roma marcescente, simulacro di tutti i mali che affliggono il Paese, non potrà che provocare in lui delusioni e amarezze.
Dal 1871, tra le rubriche che appaiono su L'Apuano figurano anche alcuni racconti d'appendice, anch'essi dovuti all'infaticabile penna di Chelli. È l'inizio dell'attività letteraria. Tra l'aprile e il settembre pubblica, a puntate, i racconti Per un fiore!, Il segreto del cuore, Rimembranze d'estate, mentre al 1874 risalgono gli elzeviri Un pellegrinaggio spirituale (impressioni di uno scettico), racconto ironico scaturito da una polemica ingaggiata con L'Operaio cattolico, un periodico cattolico locale, e Una gita alpina .
Sono di quest'anno i primi contatti con la Capitale, dove Chelli trascorre lunghi periodi, frequentando ambienti e amicizie della destra romana, e da dove principia a redigere e inviare al suo giornale le Note romane, brillanti cronachette su quanto di più significativo avveniva nella città eterna.
L'anno 1875 è tutto dedicato alla composizione del primo romanzo, intitolato inizialmente Vicenda di affetti, ma pubblicato con il titolo di Fabia. Tra l'aprile e il maggio 1876 il romanzo è pubblicato in appendice a L'Opinione, quotidiano romano filogovernativo e principale organo di stampa della destra storica.
L 1878 è l'anno del definitivo trasferimento a Roma. Chelli viene assunto come impiegato alla Regìa dei Tabacchi. La frequentazione dei circoli liberali romani lo porta a pubblicare romanzi e racconti sul Fanfulla, una delle più prestigiose e diffuse testate italiane. Un'avventura di teatro è il titolo del primo romanzo di Chelli, pubblicato nel mese di settembre. L'anno seguente, tra il maggio e il settembre il Fanfulla presenta due nuovi romanzi di Chelli, Un romanzo di donna e Incompatibilità. Sempre il Fanfulla, nel 188, pubblica in appendice il romanzo La colpa di Bianca - I drammi della vita romana. L'anno successivo inizia a collaborare a La Domenica letteraria con il racconto Vitello d'oro. La rivista, fondata e diretta dal toscano Ferdinando Martini, vanta la collaborazione dei più importanti letterati italiani, tra cui Carducci, Guerrini, Nencioni, Bonghi, Verga, Capuana, Chiarini, Chiarini, Torraca. Nello stesso tempo entra in contatto con l'editore Angelo Sommaruga, collaborando alla sua Cronaca Bizantina. Chelli esordisce sulla rivista romana con il racconto Questioni di denaro.
In breve tempo Chelli entra a far parte dell' entourage del Sommaruga che nel 1884 (ma in realtà usciti entrambi nel settembre dell'anno precedente) pubblica in volume La colpa di Bianca insieme con il romanzo L'Eredità Ferramonti. L'editore dà inoltre notizia dell'uscita di un terzo romanzo, I caduti, che rimane però soltanto un progetto.
L'attività pubblicistica procede assai felicemente. Tra l'84 e l'85, alternandosi tra le riviste sommarughiane Cronaca bizantina, La Domenica letteraria, Nabab, ma collaborando anche con il Fanfulla della domenica, pubblica i racconti Nevrosi, Fantasia di Quaresima, La vendetta del marito, Grazia, Burocrazia, Vendetta, Rancori, Abnegazione, Fantasticando, Abissi, Fantasmi, Don Lorenzo, Sul "caso" dell'avvocato Aristide Pagani, Amori claustrali, Di un ritratto di donna. L'arresto e la condanna per truffa del Sommaruga pone fine alla avventura editoriale. Chelli prosegue la pubblicazione di suoi racconti sulla rivista Fanfulla della domenica.
Nel 1886 vengono pubblicati i racconti Onta, Il palazzo abbandonato e La fine dei Borgia. Tra marzo e giugno 1887 pubblica i racconti Inconseguenze e Anna di Monteverde. Trascorrono quindi lunghi mesi di inattività letteraria. Il 10 giugno 1888 esce il suo ultimo racconto, Dispetto. Si apre l'ultimo periodo di vita, contrassegnato, almeno sembra, da un ostinato silenzio creativo.
Muore per crisi cardiaca il 22 febbraio 1904.
Note biografiche a cura di Paolo Giannotti.
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