Pel secondo frammento reperito, poniamo l'avviso che l'autore ha creato
giochi di parole con i cibi che più esaltano e danno una delle gioie della vita; anche
per una strepitosa cena 'semel in anno licet insanire'. Ma lo stesso Ateneo più avanti
(467; e) attribuisce a Filosseno di Citera la paternità del Banchetto: La sorsata di
nettare venne inghiottita, dinanzi i volti dorati del rhyta (effige a testa
d'animale; n.d.A.), e poco per volta essi ne furono zeppi'.
'Tu gradisci questa bacinella colma di freschezza, rugiada di Bacco. Realmente il
dio bromiano, con tale calmante gioia che ci ha dato, ci invita tutti ad aver le sue
delizie'. (487; a).
Altrettanto come Filosseno da Citera in Il banchetto cita 'doppio desco',
e riferisce di molte vivande che ci sono state servite; permetteteci di recitare a
memoria:
'Il primo desco (deipsos) che è stato portato via troppo presto essi riporteranno,
luccicante alla luce e zeppo di molte buone cose; le creature di un giorno li chiamano
doppio desco; ma gli immortali li appellano il corno di Amalteia. E sopra di essi gran
gioia per i mortali si trova, con dolci al latte (glageròs), celando i loro volti dietro
cose sopraffine come tele di ragno, andando oltre la vergogna d'aver lasciato l'agnello
affamato dietro le fluenti fontane di Aristeo; il suo nome era amilos. E con impazienti
mani e bocche i festeggianti attaccavano qualunque cosa venisse loro offerta; gli uomini
lo chiamano dessert (kaléosti) di Zeus. Poiché gli schiavi servivano (cibo) immerso in
salsa di zafferano, arrostendo tutto un insieme di grano - avena -
pollo - piselli - puntadicardo - pocolatte
- focaccia - carneaddolcita - da - orli - di - miele; ed a seguire: impasto
di setaccio di lenticchie - olio - carnelessa - dolcedorato - da - ogni - lato. E dolci
(...) mescolati e rosolati tutti insieme, ed incalcolabili. E biscotti al miele e sesamo,
preparati senza strutto, e dolce di formaggio con latte e miele aggiunto vi erano. Ed un
soffice dolce infornato e modellato; e vi si trovavano pure, in abbondanza, dolci di
sesamo e formaggio e olio, e dolci lessi coperti da semi di sesamo. E per dopo si ebbe
pollo - piselli mischiato a zafferano ed uova; e mandorle dalla soffice buccia furono
poste lì, e dolci noci vennero sgranocchiate dai bambini, con tutte le altre vivande che
rendono salutare un banchetto. E giunsero alfine i beveraggi, ed il cottabos (un gioco), e
la chiaccherata comune, dove qualche novella o motto utile venne pronunciato; e
meravigliati tutti lodavano con clamore'". (643; a, b, c).
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