Occorre premettere in sintesi quanto il mito ci narra, della decima
fatica del semidio Eracle; suo compito era prelevare a Gerione i suoi armenti, e per farlo
occorreva superare il fiume Oceano. Gerione era il mortale pių forte che fosse nato,
dotato di tre busti - e quindi sei braccia e tre teste - e viveva nell'isola di Erizia.
Prima di raggiungere l'Oceano Eracle attraversō l'Europa, e per il daffare e per la
fatica, il Sole coi suoi raggi roventi lo infastidė al punto di indurlo, con rabbia, a
scagliare una freccia verso il cielo. Sole s'offese ma Eracle fu pronto a scusarsi; in
cambio del gesto il Sole prestō ad Eracle la sua coppa:
"Stesicoro riferisce che Sole viaggia sull'Oceano dentro una coppa, la stessa
con la quale Eracle medesimo compė il percorso per ottenere i buoi di Gerione".
(781, d; Ateneo, op. cit.).
Altri frammenti in Ateneo:
Tu stesso, per primo; tu, combattente presso la porta. (154, f)
Combattente dell'esercito (...) combattendo sotto le mura (...) lottando presso la
torre. (154, f)
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