Un nome del "miglior attore di Mimi italiani, senza
truccarsi il volto" ci riferisce Ateneo (452; f): Kleos.
E pare che esso fosse persino "più bravo" di un altro di nome Ninfodoro.
Forse era anche questi italiano, ed omonimo del Ninfodoro storico e geografo siciliano
vissuto forse nel III secolo a.C. La efficacia della recita mimica era affidata anche,
naturalmente, alle 'battute' umoristiche, ironiche ai danni di questo o quel tipo umano.
Darne un esempio è attraente, ma bisogna tenere da conto che oggi come ieri tali giochi
di parole usano i doppi sensi delle parole (nel nostro caso, della lingua greca) per
suscitare il caustico riso. Il poeta Sosifane, narra Ateneo (453; a),
volle colpire con la sua satira un certo Cefisocle, noto lussurioso,
dicendogli: "Ti avrei tirato una pietra sul culo, se non fosse stato pericoloso per i
passanti".
Di Sosifane, apriamo una parentesi, sappiamo poco: certo è che fosse il nome di due
tragedi. Il primo compose 73 drammi (Suida) e visse nella seconda metà del IV secolo a.C.
Il solo titolo conosciuto di una delle sue tragedia è Meleagro. Il secondo
autore visse un ventennio dopo la morte del precedente. Chiarimenti sulla tragedia Meleagro
possono dedursi da quanto già letto, nella nota alla scheda di Bacchilide. |