"La mascella d'una 'triglas', senza le parti nascoste d'una triglia"
(324, f; il triglas viene descritto come un pesce dalla polpa dura. Il frammento si ripete
in 325; a).
E prosegue Ateneo:
"Inoltre Sofrone chiamò il triglas cirroso, poiché tali
triglie se fornite di cirri sono migliori da mangiare che le altre specie. In Atene c'è
pure un luogo chiamato Trigla, ov'è un altare dedicato ad Ecate Triglantina".
(325; c, d).