Forse dietro tale nome, lo riferisce Plutarco
(De Gloria Ath.) è lo pseudonimo del greco Senofonte, uomo
politico vissuto tra il 430 ed il 354 a.C. E' autore, tra l'altro, del capolavoro Anabasi,
con la trattazione degli avvenimenti legati alla spedizione di Ciro contro il fratello Artaserse,
e seguente ritirata dopo la battaglia di Cunassa. Senofonte andò in esilio coatto prima
dell'anno 394, potè quindi ritornare in patria, ad Atene, nel 365 a.C. circa. Nei quasi
trent'anni di lontanaza dalla sua terra egli pare fosse rimasto a Corinto, ma tra le tante
sue opere c'è un saggio sulla vita e il governo di Gerone di Siracusa.
Nulla osta il ritenere che egli possa essersi recato nella famosa isola di Sicilia dove
potè assistere ad avvenimenti ispiratori, poi, di tale lavoro. A supportare tale ipotesi
possiamo leggere nella Suida che Temistogene era senz'altro uno
storico siracusano, autore lui dell'Anabasi, e dell'opera riferisce che era
entrata poscia tra quelle fatte da Senofonte. Come stanno veramente le cose? Ad
ingarbugliare le cose interviene Senofonte medesimo, il quale nelle Elleniche (III, 1, 2), riferisce di rifarsi per gli avvenimenti
legati alla azione di Ciro, a Temistogene di Siracusa. E' la prova certa
che Temistogene sia esistito? oppure Senofonte scrisse anonima la Anabasi
per ragioni di convenienza politica? |