I leader di rivolte di schiavi sono rimasti famosi, pur se sono poco
numerosi per le innumerevoli rivolte avutesi, per l'eccessiva oppressione degli uomini cui
la vita offre l'opportunità di gestire le vite altrui. Il più nobile ci pare Drimaco,
ma è ben noto Spartaco (anche egli citato da Ateneo;
273; f) ed anche Euno in Sicilia, ricordato con dovizia di riferimenti da
Diodoro Siculo. Questi ultimi, finiti orridamente, capiterà di
reincontrarli nel volume sulla letteratura del periodo Romano e Bizantino. |
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