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Rubrica: Dalla parte dei lettori. Nuovi media
a cura di Angelo Bertani, angelo.bertani@stpauls.it

I capolavori della scrittura si diffondono sul Web nelle biblioteche digitali: una “concorrenza” con i libri cartacei per la circolazione dei saperi.

«E il naufragar m'è dolce in questo mare»: l'immagine leopardiana potrebbe adattarsi tranquillamente alla ragnatela elettronica. Se provate a cercare con un motore come google.it l'ultimo verso di L'infinito leopardiano trovate ben 838 siti che riportano il testo del piccolo idillio scritto a Recanati nel 1819. Vale allora la pena viaggiare nei siti che si propongono di risolvere il dilemma che accompagna Internet dagli albori: è meglio il libro elettronico o quello cartaceo?

In http://www.letteraturaitaliana.net/la risposta è: libro cartaceo e in formato digitale viaggiano su due binari paralleli e mirano alla stessa meta: la circolazione dei saperi. È un sito che consente di accedere alle informazioni in tempi veloci e da qualsiasi luogo. Basta scorrere l'indice delle opere o quello degli autori per rendersi conto di come il web possa essere prezioso per i libri tradizionali, superandone i limiti: accanto alle poesie di Porta o di Beffi ci sono i testi di Giordano Bruno, la Storia d'Italia di Guicciardini e i testi fondamentali della letteratura.

Maggiori ambizioni mostra http://www.parchiletterari.com/, un sito che ha lo scopo di presentare i luoghi della memoria, dove il tempo terrestre si è fermato ed è cominciato quello dello spirito, dove l'ispirazione ha avuto momenti di massima bellezza narrativa o poetica. Così c'è la possibilità di visitare virtualmente i parchi letterari che si vanno diffondendo in Italia dopo il successo del leopardiano colle di Recanati. Il tutto gestito dalla Fondazione Ippolito Nievo, che si occupa appunto dell'istituzione e del funzionamento dei parchi letterari.

http://www.liberliber.it/biblioteca/ è invece il più classico dei siti di biblioteca: elenco per autore, per opere, per argomento, con la manifesta ambizione, il cosiddetto progetto Manuzio (dal nome del grande umanista stampatore), di portare in formato elettronico tutto il sapere cartaceo. Si cercano anche volontari che collaborino al progetto. Il progetto Manuzio, si legge nella presentazione, ha l'ambizione di concretizzare un nobile ideale: la cultura a disposizione di tutti. Come? Capolavori della letteratura, manuali, tesi di laurea, riviste e altri documenti in formato elettronico, disponibili sempre, in tutto il mondo, a costo zero e con accorgimenti tecnici tali da garantirne la fruibilità anche a non vedenti e portatori di handicap.

Segnaliamo, infine, un sito per classici stranieri, http://www.classicistranieri.com/, e, ancora, http://www.crs4.it/HTML/Literature.html, altra antologia frammentaria della letteratura italiana sul web.

Pietro Alviti
Famiglia Cristiana
pagina 116, n° 7/2004