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Laterza / Internet 2004: Introduzione (comeèfatto questo libro)
Internet 2004Calvo, Ciotti, Roncaglia, Zela
CopertinaIndiceIntroduzioneStrumentiRicercaTemiTecnologieAppendice: Internet da zeroAppendice: HTMLAppendice: 11 settembreAppendice: GlossarioAppendice: BibliografiaAcquisto

Introduzione

«Internet 2004» è dedicato con affetto e gratitudine
alla memoria di Giuseppe Gigliozzi,
fondatore del Centro Ricerche Informatica e Letteratura
(CRILET) dell'Università di Roma «La Sapienza»,
che è stato maestro e amico prezioso per tutti noi.


Come è fatto questo libro

Con Internet 2004 questo manuale - ultima incarnazione dell'ormai lontano Internet '96 - giunge al suo sesto appuntamento. Negli otto anni trascorsi dalla sua prima apparizione, molte, moltissime cose sono cambiate: sia in rete, sia (inevitabilmente) nella struttura e nei contenuti del libro. Qualcosa, però, è rimasta costante: un'impostazione un po' particolare, che speriamo e crediamo possa essere ancora valida. L'idea che un manuale dedicato al mondo di Internet non debba essere solo uno strumento tecnico, un insieme di istruzioni sull'uso di programmi e risorse di rete, ma debba essere anche (e forse innanzitutto) uno strumento culturale. Uno strumento capace di aiutare, per quanto possibile, nella comprensione non solo dei meccanismi di funzionamento della rete, ma anche delle sue caratteristiche specifiche come veicolo per la creazione, la distribuzione, la condivisione di conoscenze.

Per capire meglio le ragioni delle nostre scelte - e forse anche per stabilire con il lettore un rapporto un po' più diretto di quello possibile attraverso una semplice raccolta di 'istruzioni per l'uso' - può essere opportuno ricordare brevemente la storia del libro che avete in mano, nelle sue varie edizioni.

Gli autori di Internet 2004 si sono conosciuti all'inizio degli anni '90 per via telematica, attraverso il progetto Manuzio: un'iniziativa volta a favorire la libera distribuzione di testi letterari e saggistici in versione elettronica. Internet era allora una sigla nota in Italia solo a pochi 'iniziati', le pagine colorate e accattivanti di World Wide Web non esistevano ancora, e ricordiamo bene l'emozione provata quando ci rendemmo conto per la prima volta che la rete poteva essere lo strumento ideale per i nostri scopi, allargando su scala globale quelle possibilità di scambio dell'informazione che caratterizzavano già, su scala locale, i primi sistemi amatoriali di messaggistica elettronica.

All'inizio del 1994 la ancora ristretta comunità di rete fu scossa da una novità la cui importanza fu percepita molto presto: si iniziava a parlare di World Wide Web, un progetto nato qualche anno prima al CERN di Ginevra, e cominciavano a diffondersi i primi programmi per navigare sul Web: innanzitutto Mosaic, sviluppato l'anno prima presso il National Center for Supercomputer Application (NCSA) dell'Università dell'Illinois, e subito dopo Netscape. Dal canto nostro, molto più in piccolo, il progetto Manuzio iniziava ad attirare interesse e volontari, ma anche a incontrare i primi problemi di crescita: volendo restare del tutto gratuito per gli utenti, aveva bisogno di qualche - pur limitata - fonte di finanziamento.

Pensammo così di scommettere sullo sviluppo di Internet anche nel nostro paese e di organizzare, con la collaborazione di un circolo ARCI, dei brevi corsi di introduzione all'uso della rete. Corsi a 'prezzi politici', il cui ricavato sarebbe servito a finanziare il progetto. Andò bene: pochi mesi dopo, di Internet iniziarono a occuparsi anche stampa e televisione, e i corsi si affollarono di neofiti curiosi, molti dei quali avrebbero fatto parte della prima, fondamentale ondata di utenti Internet in Italia.

Nel corso del 1994 e del 1995 le dispense dei corsi - inizialmente pochi fogli fotocopiati - crebbero man mano di volume e, grazie anche al 'feedback' del pubblico e alla percezione progressivamente più chiara di quali fossero gli argomenti di maggiore interesse e i problemi più diffusi, cominciarono ad acquisire una struttura didatticamente funzionale. Perché non trasformarle in libro? I pochi manuali allora disponibili sulla rete erano per lo più traduzioni dall'inglese, privi o quasi di riferimenti alla situazione italiana, e - per i nostri gusti - decisamente poco attenti alla dimensione non solo tecnica ma anche culturale e sociale di Internet. Pensammo di provare a scrivere qualcosa di diverso, che unisse all'impostazione pratica di un manuale anche qualche considerazione più 'saggistica', che partisse dalla situazione del nostro paese e non da quella statunitense, che lasciasse trasparire anche gli aspetti problematici e non solo la retorica delle 'nuove meraviglie' della rete.

Sicuramente, non tutti gli obiettivi che ci eravamo posti sono stati pienamente raggiunti; ma - grazie anche alla scelta coraggiosa della casa editrice Laterza, che accettò di avventurarsi in un terreno per lei del tutto nuovo e fino ad allora appannaggio quasi esclusivo di editori o collane fondamentalmente 'tecniche' - l'idea ha avuto successo. La prima versione di questo manuale, Internet '96, ha esaurito in pochi mesi l'intera tiratura. I successivi Internet '97 e Internet '98 hanno esaurito anch'essi quattro edizioni ciascuno, e Internet 2000 di edizioni ne ha avute ben otto, alle quali va aggiunta la sorta di 'aggiornamento' parziale costituito da Frontiere di rete, uscito nel 2001. Complessivamente diciotto edizioni in otto anni, e questo nonostante le tirature siano andate progressivamente crescendo. Il libro che avete in mano nasce dunque con un'eredità impegnativa: quella del manuale di introduzione a Internet più diffuso in Italia. Un dato che ci fa naturalmente piacere, ma che sentiamo anche come una precisa responsabilità.

Un aspetto importante di questa responsabilità riguarda la scelta del pubblico al quale rivolgerci, e il livello di approfondimento tecnico della trattazione. Otto anni fa, dovevamo di necessità rivolgerci a una schiera piuttosto ristretta di 'pionieri'. Oggi il pubblico dei lettori di un manuale come questo è sicuramente cambiato. Ormai Internet fa parte della vita quotidiana di milioni di persone. E tuttavia la pratica dell'uso della rete resta spesso limitata a poche operazioni fondamentali (e in fondo ripetitive): spedire un messaggio di posta elettronica, consultare pochi siti familiari. È un po' come se, avendo a disposizione un'imbarcazione adatta ai viaggi più complessi e avventurosi, la usassimo solo per brevi tragitti in prossimità della costa. D'altro canto, milioni di altre persone non hanno neanche questa pratica limitata, e si trovano - chi per curiosità, chi per necessità di lavoro - a doversi avvicinare, con un certo timore, a uno strumento almeno in parte nuovo. Chi appartiene a quest'ultima categoria, quella dei neofiti, guarda spesso con una certa invidia gli appartenenti alla prima, che sanno già come navigare in rete e lo fanno con apparente disinvoltura. Eppure, a ben guardare, se è certo vero che queste due fasce di utenza hanno esigenze almeno in parte diverse, molti dei problemi che esse devono affrontare per poter passare allo 'status' più ambito, quello di utilizzatori consapevoli e produttivi della rete, sono comuni.

Il libro che avete in mano cercherà di fornire le risposte a questi problemi. Per poterlo fare, tuttavia, esso deve chiedere la collaborazione del lettore, e soprattutto del lettore meno esperto. Inevitabilmente, dovremo presentare strumenti e concetti che potranno risultare poco familiari, e ai quali corrispondono nomi ostici e misteriosi (World Wide Web, URL, client, server...). Occorrerà non farsi intimidire dall'aspetto 'tecnico' di alcune parti della trattazione: una volta affrontati con un minimo di calma e attenzione, gli argomenti discussi non dovrebbero porre a nessun lettore, per quanto inesperto, difficoltà eccessive. Se qualcosa risultasse poco chiara, il consiglio è di proseguire nella lettura, e tornarvi sopra in seguito: i vari aspetti e le varie funzionalità di Internet corrispondono spesso a tessere di un mosaico, ciascuna delle quali acquista il proprio significato anche attraverso la relazione con le altre.

Anche al lettore che ha già qualche esperienza di navigazione in rete dobbiamo chiedere, tuttavia, una specifica forma di collaborazione. Chi frequenta la rete con una certa regolarità può infatti pensare che certe nozioni siano inutili per l'utilizzazione pratica di Internet: perché dovrebbe preoccuparsi di capire qual è la differenza fra client e server, o come va 'letto' un indirizzo di rete? Non bastano le poche, elementari informazioni necessarie a spedire e ricevere la posta elettronica e a visualizzare le pagine di un sito?

Ebbene, se queste informazioni bastano a poter dire di 'usare Internet', non bastano se l'obiettivo è quello di usare bene Internet. Non si tratta solo - per quanto anche questo scopo non sia affatto disprezzabile - di acquisire qualche informazione teorica in più, utile a capire meglio come funzionano i programmi che usiamo. Si tratta anche di raggiungere quel minimo di familiarità con la rete, la sua struttura, le tipologie di informazione disponibili e gli strumenti per utilizzarle, che sola permette di usare Internet in maniera davvero produttiva: evitando di perdere inutilmente un'infinità di tempo nel cercare di fare le cose giuste con gli strumenti sbagliati (o, peggio, di fare direttamente le cose sbagliate); evitando di aspettarsi dalla rete ciò che la rete non può dare; e, soprattutto, comprendendo cosa la rete sia effettivamente in grado di offrire, e quale sia la strada migliore per ottenerlo. Insomma: per ricavare i risultati migliori dalla lettura di questo libro, anche chi si sente già 'navigatore' dovrà essere disposto a qualche sforzo - soprattutto di curiosità - e a qualche sperimentazione.

In molti casi il lettore, neofita o no, dovrà anche cercare di collegare gli esempi e le informazioni fornite - che saranno spesso necessariamente generali - ai propri specifici campi d'interesse e alla propria esperienza personale. La risposta da dare alla domanda "a cosa può servirmi questa informazione?" può venire solo dalla riflessione personale, e si tratta di una risposta che avrà spesso implicazioni sorprendenti.

Negli ultimi anni, Internet è cresciuta a ritmi velocissimi: nel numero di utenti, nel numero di siti e di risorse, nelle funzionalità e nella tipologia dei programmi disponibili per utilizzarla. Nel 1996, quando lavoravamo alla prima edizione del nostro libro, qualcuno poteva ancora pensare a Internet come a una moda passeggera; oggi, la portata radicale dei cambiamenti introdotti dalle 'autostrade dell'informazione' nel mondo della comunicazione interpersonale è generalmente riconosciuta, anche se la consapevolezza della loro natura e delle conseguenze di medio e lungo periodo è ancora spesso carente. La stessa 'crisi della new economy', erroneamente percepita da molti come una vera e propria 'crisi di Internet', non ha in realtà arrestato in alcun modo la diffusione dell'uso della rete: il numero degli utenti, il tempo medio che essi trascorrono in rete, la quantità e la qualità delle operazioni che vengono svolte attraverso Internet, la velocità dei collegamenti, hanno continuato a crescere in maniera assai rapida anche nel periodo 2001-2003, nonostante il deciso arretramento nel valore di mercato dei titoli tecnologici.

La diffusione della rete fra strati di utenti sempre più larghi comporta naturalmente alcuni problemi: proprio come l'enorme quantità di informazioni disponibile attraverso Internet richiede strategie spesso raffinate per ricercare e selezionare i dati che effettivamente interessano, così l'abbondanza (e in alcuni casi la sovrabbondanza) di informazioni disponibili sull'argomento 'Internet' sotto forma di libri, articoli, CD-ROM, dispense settimanali, riviste specializzate, e naturalmente siti Web, corre il rischio di disorientare chi frequenta solo marginalmente un mondo che sembra restare almeno in parte 'per iniziati'.

In questo contesto sicuramente affollato, Internet 2004 si pone quattro compiti fondamentali, gli stessi che erano alla base delle precedenti versioni del manuale. Quattro compiti ai quali vorremmo rispondere con accresciuta efficacia, in alcuni casi anche attraverso il ricorso a strumenti nuovi, facendo tesoro dell'esperienza e dei suggerimenti fin qui raccolti.

Innanzitutto, lo sforzo di massimo aggiornamento. Se si considerano le sue prime 'incarnazioni' come rete militare e di ricerca, Internet ha ormai oltre trent'anni di storia alle spalle. Ma le modalità di accesso alla rete e gli strumenti di navigazione hanno conosciuto e conoscono un'evoluzione talmente veloce che il rischio di obsolescenza delle informazioni è in questo campo fortissimo. Questa rapida obsolescenza non riguarda solo aspetti o strumenti settoriali, ma anche - pur se in misura un po' meno accentuata di quanto non sia avvenuto fra il 1996 e il 2000 - le procedure di base che ogni utente della rete deve conoscere per effettuare operazioni fondamentali, quali la spedizione di posta elettronica o la ricerca di informazioni. Un manuale di introduzione alla rete deve dunque essere il più aggiornato possibile: inevitabilmente invecchierà anch'esso - ma per lo meno non sarà già vecchio nel momento in cui vede la luce.

Abbiamo cercato di rispondere a quest'esigenza su diversi piani. Innanzitutto, la stesura del testo che avete in mano si è svolta sfruttando le possibilità di scambio informativo in tempo reale offerte dalla telematica: gli autori hanno raccolto la maggior parte delle informazioni direttamente attraverso la rete, controllandone fino all'ultimo momento l'aggiornamento e conservando una struttura generale del libro flessibile e aperta a modifiche e integrazioni. Accordi particolari con l'editore, e la gestione completamente informatizzata di tutte le fasi di preparazione del libro - dalla stesura alla stampa - hanno permesso, come già nel caso dei manuali precedenti, di ridurre al minimo l'intervallo fra la consegna del testo e la sua uscita in libreria. Abbiamo inoltre cercato di esercitare per quanto possibile la difficile arte dell'anticipazione, decidendo struttura ed equilibrio delle parti del testo con un occhio particolarmente vigile a quella che riteniamo potrà essere l'evoluzione futura della rete, almeno sul breve e medio periodo. Un compito forse rischioso, ma enormemente facilitato dal fatto di lavorare 'a otto mani', con la possibilità di discutere fra noi (e spesso con altri amici presenti in rete) gli argomenti affrontati, e confortato dal 'successo' di molte fra le previsioni che avevamo avanzato nelle precedenti edizioni del libro. Dobbiamo poi riconoscere il nostro debito verso le diverse case produttrici - a cominciare da Microsoft e Apple - che in molte occasioni ci hanno messo a disposizione versioni preliminari dei loro programmi, permettendoci di dare un'occhiata in anteprima a sviluppi e tendenze degli strumenti di navigazione su Internet.

L'obiettivo del massimo aggiornamento, unito all'interesse per la sperimentazione di una forma di interazione fra editoria tradizionale ed editoria in rete del tutto inedita per il nostro paese, ci aveva spinto, in accordo con l'editore, a operare già con Internet '96 una scelta innovativa: quella di rendere disponibili su Internet aggiornamenti e materiali di corredo al libro. L'iniziativa era stata accolta assai bene, sia dai lettori, sia dalla stampa specializzata. La decisione di continuarla anche con Internet '97 era quasi obbligata, e in quella occasione decidemmo di fare un passo avanti: inserire in rete non solo materiali di corredo al testo, ma l'intero libro, permettendone a chiunque, gratuitamente, la consultazione e il 'mirroring' (la possibilità cioè di copiare e rendere disponibile il testo anche su altri siti). L'operazione poteva rivelarsi commercialmente rischiosa: un libro disponibile gratuitamente in rete, avrebbe trovato clienti in libreria? Eravamo convinti di sì, e i risultati - sia nel caso di Internet '97 sia in quelli di Internet '98, di Internet 2000 e di Frontiere di rete (disponibile gratuitamente anche in formato e-book) - ci hanno dato ragione, rivelandosi anzi ancor più positivi di quanto noi stessi avessimo previsto. Anche Internet 2004, dunque, sarà disponibile gratuitamente in rete, e lo sarà con una novità rilevante. Ma su questa scelta, e sulle sue implicazioni, torneremo tra breve.

Un secondo proposito che ha accompagnato la stesura del libro è quello di mirare alla massima chiarezza espositiva. A questo scopo, abbiamo cercato di far tesoro sia delle osservazioni e dei commenti ricevuti dai lettori e dai recensori delle edizioni precedenti, sia dei suggerimenti raccolti da chi ha frequentato il sito in rete, sia della concreta esperienza didattica dalla quale, come si è accennato, il libro stesso è nato: i corsi di introduzione a Internet svolti a partire dal 1994, a sostegno del progetto Manuzio, dall'associazione culturale Liber Liber (http://www.liberliber.it/) e in seguito anche dalla società E-text (http://www.e-text.it/). Questi corsi - in forme diverse - proseguono ormai da oltre otto anni, hanno coinvolto complessivamente migliaia di persone, e speriamo ci abbiano aiutato a individuare le difficoltà e i problemi più comuni che incontrano gli utenti della rete, e le strategie espositive più efficaci per aiutare a superarli. Il termine 'manuale' che compare in copertina vuole dunque esprimere l'intenzione di costruire un testo dotato anche di una specifica valenza didattica. Il fatto che le precedenti edizioni di questo libro siano state adottate in numerosi corsi, anche universitari, ha rappresentato per noi, da questo punto di vista, uno dei riconoscimenti più ambiti.

In terzo luogo, ci siamo proposti di approfondire in maniera particolare alcuni argomenti che ormai cominciano a trovare spazio in pubblicazioni specialistiche, ma ai quali raramente è dedicata un'attenzione più che occasionale da parte della letteratura di introduzione all'uso della rete: le diverse tipologie dell'informazione presente su Internet e le corrispondenti strategie di ricerca, il ruolo della rete come risorsa culturale e come strumento di interazione sociale ed economica, l'ingresso di Internet negli uffici e il suo uso come strumento di lavoro, le possibilità aperte a chi vuole non solo ricevere ma anche offrire informazioni e servizi. Alla base di questa scelta sono proprio le considerazioni con le quali abbiamo aperto questa introduzione: così come, per usare un paragone nautico, un manuale dedicato alla navigazione a vela non può limitarsi alla discussione delle sole caratteristiche della barca e delle vele, un testo di introduzione a Internet non può limitarsi a considerare i soli strumenti tecnici di navigazione, ma deve soffermarsi anche sulle caratteristiche dell'ambiente nel quale si naviga, e sui possibili obiettivi della missione per la quale ci si è imbarcati. Caratteristiche e obiettivi che influenzano in maniera spesso determinante la scelta degli strumenti di volta in volta più adatti.

A questa esigenza non forniscono una risposta adeguata i puri elenchi di risorse, spesso compilati con una struttura analoga agli elenchi telefonici o alle 'pagine gialle'. Si tratta di strumenti talvolta utili, ma rapidamente obsoleti e che possono soffrire di quello che è insieme il pregio e il vizio fondamentale di Internet: l'abbondanza (o sovrabbondanza) di informazioni grezze, che rende difficile il reperimento di quelle informazioni di 'secondo livello' (i cosiddetti 'metadati') di tipo descrittivo, organizzativo e in alcuni casi anche valutativo, delle quali avremmo più bisogno per scegliere la rotta della nostra navigazione in rete. Non a caso, la diffusione in formato cartaceo di puri elenchi di risorse, dopo un certo successo iniziale, sembra suscitare oggi assai meno interesse, man mano che gli utenti iniziano a sfruttare in maniera più consapevole gli strumenti di ricerca - ben più ricchi e aggiornati - che la rete stessa mette a disposizione.

Per questo motivo, pur parlando di molte risorse disponibili in rete, l'abbiamo fatto in modo poco tradizionale: nessun elenco alfabetico, nessuna lunga lista di indirizzi poco o per nulla commentati, ma un'analisi ragionevolmente dettagliata di poche risorse 'chiave', privilegiando le cosiddette 'metarisorse', le risorse cioè utili alla ricerca e al reperimento di informazione. Riteniamo che questo possa rendere più facile e fruttuosa la navigazione a chi si avvicina per la prima volta alla rete. Col tempo e con la pratica sarà poi l'utente stesso ad allargare il proprio panorama, in maniera assai più consapevole e completa di quanto potrebbe offrirgli un qualunque testo a stampa di rassegna generale.

Infine, ci è sembrato opportuno dedicare un'attenzione particolare alla realtà italiana, soffermandoci quando possibile su risorse e servizi che possono presentare uno specifico interesse per gli utenti del nostro paese. Risorse di questo tipo sono molto più numerose di quanto una letteratura fortemente orientata al mondo anglosassone potrebbe far ritenere, e crescono con rapidità impressionante. Si tratta spesso di iniziative interessanti e ricche di contenuto informativo. Certo, per molti aspetti la 'lingua franca' di Internet resta l'inglese. Ma per le altre lingue nazionali, inclusa la nostra, resta comunque uno spazio assai ampio, e la maggior parte degli utenti, dopo le comprensibili preoccupazioni iniziali per quella che poteva sembrare (e in parte era) una sorta di 'colonizzazione culturale' per via telematica, inizia ormai a rendersene conto.

A questi quattro obiettivi dobbiamo aggiungere, come promesso, qualche considerazione più direttamente legata al sito Internet del libro. Come si è accennato, già le edizioni precedenti di questo manuale disponevano di un proprio sito Internet. Nel caso di Internet '96, il sito aveva essenzialmente due scopi: da un lato consentire il massimo aggiornamento delle informazioni contenute nel testo, dall'altro permettere ai potenziali lettori di consultarne, prima dell'acquisto, l'indice complessivo e alcune sezioni 'di assaggio', in modo da valutare meglio la rispondenza del libro alle loro specifiche necessità e interessi.

Si trattava di un esperimento, e - come spesso accade in un campo interamente nuovo - man mano che lo portavamo avanti ci venivano nuove idee, e il desiderio di esplorare nuove possibilità. Abbiamo così aggiunto, ad esempio, una lista (il lettore scoprirà di cosa si tratta nella sezione del libro destinata alla posta elettronica), che permette a chi lo desideri di essere informato direttamente e automaticamente sulla disponibilità di aggiornamenti in rete. Abbiamo aggiunto una rassegna delle recensioni del libro. Abbiamo potuto verificare come l'interazione coi lettori (che attraverso il sito potevano e possono inviarci osservazioni e commenti) sia uno strumento prezioso per capire quali sezioni del libro sia bene sviluppare, quali possano essere rese più chiare, quali errori possano essere corretti. E abbiamo cominciato ad accarezzare un'idea apparentemente un po' folle: quella - poi realizzata con tutti i manuali successivi - di mettere in rete non solo gli aggiornamenti e qualche capitolo d'assaggio, ma tutto il libro, disponibile gratuitamente per chiunque, nel momento stesso della sua uscita in libreria.

Perché? Innanzitutto, perché un libro come questo ha due scopi: quello di essere letto - magari in poltrona, davanti al camino, per capire cosa è Internet e come usarla - e quello di essere usato durante le navigazioni in rete, per svolgere ricerche e raggiungere risorse informative.

Per il primo di questi due scopi, il libro su carta è ancora insostituibile (per nostra fortuna: sia perché siamo incalliti bibliofili, sia perché altrimenti avremmo problemi a venderlo). Può essere portato in giro facilmente, lo si può leggere ovunque, lo si può sottolineare e annotare senza problemi, se cade a terra non si rompe...

Per il secondo scopo, invece, la disponibilità in rete del testo elettronico può costituire un vantaggio decisivo: il lettore può raggiungere direttamente le risorse delle quali parliamo, con un semplice 'click' del mouse, senza bisogno di ricordarsi o di copiare indirizzi spesso lunghi e complessi.

Ma il nostro obiettivo è in un certo senso più generale: come si è accennato in apertura, tutti e quattro gli autori di questo libro collaborano, attraverso l'associazione culturale Liber Liber, alla prima biblioteca di testi elettronici italiani in libera distribuzione attraverso la rete: il progetto Manuzio. Uno dei presupposti fondamentali del progetto è che, almeno nella fase attuale, testo a stampa e testo elettronico possano essere alleati e non concorrenti, permettendo di soddisfare esigenze in parte complementari. Avevamo una buona occasione per cercare di dimostrare questa tesi: non potevamo lasciarla sfuggire.

Naturalmente la decisione di inserire in rete, a disposizione gratuita di chiunque, il testo completo di un libro che si sta proprio in quel momento mandando in libreria, può essere difficile per un editore. Siamo perciò particolarmente grati alla casa editrice Laterza, che ha accolto con grande prontezza, e con la nostra stessa curiosità, questo esperimento. Negli ultimi sei anni, come abbiamo accennato, l'esperimento ha avuto un esito senz'altro positivo. Evidentemente, l'effetto promozionale dell'iniziativa e la possibilità per i lettori di verificare l'interesse del libro prima di comprarlo hanno più che compensato l'eventuale perdita di copie rappresentata da quei lettori che - come è loro pieno diritto - possono aver rinunciato all'acquisto del libro 'fisico' accontentandosi di quello elettronico presente gratuitamente in rete. Chissà che questo dato non possa contribuire a ridurre la pervicace diffidenza con la quale molti editori 'cartacei' continuano a guardare alla rete!

Il successo dell'iniziativa ci spinge naturalmente a rinnovarla per Internet 2004. L'indirizzo del sito resta lo stesso di quello inaugurato con Internet '98 (http://www.laterza.it/internet/), e resterà immutato anche per le eventuali nuove edizioni. In questo modo i lettori di qualunque edizione del manuale sapranno sempre dove trovare la versione più aggiornata del testo.

Rispetto a Internet 2000, tuttavia, Internet 2004 presenta tre novità. Innanzitutto, abbiamo rinunciato al CD-ROM che avevamo allegato alla versione precedente di questo manuale. La diffusione di connessioni alla rete relativamente veloci rende infatti assai più conveniente rivolgersi direttamente al Web come fonte di materiali integrativi e complementari, che affianchino il testo su carta che avete in mano. Il CD-ROM per sua natura propone un contenuto 'statico', offre un'istantanea che non rende giustizia alla continua evoluzione degli strumenti di rete. Un'istantanea che risultava comunque preziosa in una situazione in cui i collegamenti a Internet erano ancora assai lenti, ma che rappresenterebbe ormai un inutile aggravio dei costi di produzione (e dunque di vendita) del libro. Il contenuto principale del CD-ROM era costituito dalla versione elettronica e 'attiva' del testo, pronta a essere utilizzata in qualunque momento e arricchita non solo dalle versioni 'a colori' delle immagini ma anche da filmati e animazioni create con l'obiettivo di aiutare a meglio comprendere alcune procedure (ad esempio la configurazione dei principali programmi) spesso più complesse da descrivere a parole che da mostrare a schermo. Ebbene: tutti questi contenuti possono ormai essere offerti (e aggiornati) attraverso Internet, e sono presenti nel sito del manuale.

Proprio il nostro sito Web offre la seconda delle novità alle quali accennavamo: chi raggiungerà la sezione dedicata a Internet 2004 troverà infatti pagine assai più 'dinamiche' di quelle presenti in precedenza. Utilizzando il meccanismo dei cosiddetti weblog (una delle principali novità della rete: ne parleremo in dettaglio nel seguito del libro), e grazie anche al lavoro di uno scelto drappello di amici e collaboratori, saremo in grado di aggiungere in maniera assai più semplice notizie, integrazioni, segnalazioni. Il risultato sarà, speriamo, un sito più dinamico e aggiornato di quello che avevamo potuto offrire ai lettori delle versioni precedenti del libro.

La terza novità riguarda, ancora una volta, la sfera della gestione dei diritti sulla versione elettronica del libro. Abbiamo già parlato della scelta di inserirne in rete il testo integrale, a disposizione per la consultazione libera e gratuita di tutti: di chi ha acquistato l'edizione su carta del libro (e speriamo siate in molti!), ma anche di chi non l'ha acquistata. Ebbene: con Internet 2004 la versione elettronica del testo sarà distribuita con un tipo particolare di licenza, denominata Creative Commons, che consente agli utenti di fare molto più che consultarla gratuitamente: sezioni del testo potranno ad esempio essere riprese liberamente su siti diversi, utilizzate per corsi scolastici e universitari, copiate e distribuite, senza bisogno di chiedere ogni volta un permesso alla casa editrice. L'unica condizione è che sia sempre citata la fonte, che il testo non sia alterato o modificato (ma può essere liberamente integrato con altri materiali), e che non venga venduto a scopo di lucro. La versione a stampa del testo - il cui prezzo abbiamo sempre cercato di mantenere contenuto - resta invece sottoposta alle normali normative vigenti (noi e la casa editrice dobbiamo sopravvivere...). Non esagerate quindi con le fotocopie J, e ricordate che il libro è comunque più bello, più comodo e spesso anche più economico di una massa di fogli A4 rilegati fortunosamente!

Vorremmo concludere questa premessa con qualche suggerimento su come leggere questo libro. I campi dell'informatica e della telematica tendono spesso a spaventare molto il lettore non specialista. Va detto subito che questi timori sono spesso giustificati. Si tratta di settori in cui viene usato un linguaggio in genere per iniziati, pieno di sigle strane e di termini misteriosi (per di più, normalmente in inglese). E si tratta di settori in cui i 'livelli' di competenza, anche delle persone che si considerano principianti, possono variare molto, con la conseguenza che ciò che è scontato per uno può risultare incomprensibile all'altro.

Per questi motivi, scrivere un manuale come quello che avete in mano non è facile - soprattutto se si vuole fornire un testo che possa essere utile sia al principiante, sia a chi su Internet ha già iniziato a navigare, e vuole approfondire le proprie competenze. Abbiamo cercato di rispondere a questo problema costruendo un manuale 'a strati': le prime sezioni del libro e l'Appendice A (dedicata a chi deve risolvere i problemi spesso più difficili per un neofita: la scelta del computer, dei programmi e del fornitore di accesso alla rete, e la configurazione del tutto) sono scritte con un linguaggio il più possibile chiaro e semplice, evitando o cercando sempre di spiegare sigle e termini tecnici. Nelle altre sezioni, il libro riprende e allarga le competenze di base già acquisite, attraverso una seconda parte di approfondimento che comprende sia indicazioni su come sfruttare al meglio gli strumenti fondamentali già introdotti, sia sezioni relative ad argomenti più avanzati, scritte avendo in mente lettori un po' più smaliziati, anche se, speriamo, sempre in maniera chiara e accessibile. Cercheremo insomma di 'prendere per mano' il lettore neofita, e di farci raggiungere ben presto, lungo la strada, da chi non è più alle prime armi.

Perciò, se leggendo questo libro vi capitano pagine che sembrano presupporre concetti per voi poco familiari, non lasciatevi scoraggiare. Vedrete che tornandovi sopra, man mano che 'digerite' le sezioni più introduttive e i concetti base di Internet, molte difficoltà scompariranno gradualmente. D'altro canto, saltate pure le sezioni che vi sembrassero troppo 'facili', o dedicate a tematiche per voi già familiari: nel seguito troverete comunque (almeno, lo speriamo!) argomenti di vostro interesse.

Il libro che avete in mano è frutto di un lavoro collettivo. Nell'organizzare il lavoro, pur discutendo insieme sulla struttura generale del volume e su moltissime fra le tematiche trattate, è stato tuttavia indispensabile ripartire fra i vari autori le sezioni principali del testo. In particolare, a Marco Calvo si devono i capitoli sul World Wide Web, FTP, Peer to Peer e Telnet, oltre all'appendice dedicata alla pubblicazione di informazione in rete. A Fabio Ciotti si devono i capitoli sulla storia di Internet, su biblioteche, musei, editoria e informazione in rete, sull'architettura del World Wide Web, sulla dimensione sociale di Internet, sulle tecnologie Java e Active X, sui libri elettronici, sui portali; a Gino Roncaglia si devono i capitoli dedicati a posta elettronica, newsgroup e conferenze, agli strumenti di comunicazione in tempo reale, alla ricerca in rete, alla dimensione politica ed economica di Internet, all'uso di Internet per la didattica, al mondo dei weblog, e l'appendice Internet e l'11 settembre; a Marco Zela si devono le sezioni sui concetti base della telematica, sul collegamento alla rete attraverso strumenti diversi dal computer, su sicurezza e privacy, e l'appendice Internet da zero.

Il sito Internet del libro (http://www.laterza.it/internet/) è realizzato e gestito dalla E-text S.r.l., su progetto di Marco Calvo.

Antonietta Bufano, Marisa Cimino, Lauro Colasanti e Grazia Farina ci hanno fornito un prezioso aiuto nella revisione delle bozze; gli errori e le imprecisioni che sicuramente saranno sfuggite ad ogni controllo restano, naturalmente, nostra intera responsabilità.

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